This Man (La confessione, la punizione, il perdono) è un’altra di quelle saghe (più precisamente trilogia) nata sull’onda del successo delle 50 sfumature. È stato scritto da di Jodie Ellen Malpas, la quale, visto il successo, ha poi scritto degli spin off della sua stessa opera.

Un po’ come Sylvia Day in Crossfire, anche l’autrice di This Man sceglie di non preoccuparsi delle troppe analogie che intercorrono tra la sua storia e quella della James.
Anche in questo caso il riassunto univico degli altri due racconti può essere riciclato per parlare di questa saga:
Una ragazza insicura fa capitolare il cuore di un ricco tenebroso dal passato oscuro dai gusti sessuali particolari. Ella, nel corso dei tre libri, scoprirà tante nuove cose: l’amore, l’orgasmo e come ci si sente ad essere vittima di Stalking.
La scrittura rispetta tutti i canoni della letteratura di genere (come spiegato qua): i protagonisti ansimano, grugniscono e mugugnano anziché parlare, quando lui è nervoso si passa una mano fra i capelli, entrambi dicono: “Cristo + nome dell’altra persona” quando sono eccitati, il racconto si svolge al presente e non manca la ridondanza (di termini, ma anche di concetti).
This Man la triologia: un riassunto
Ava è un’importante arredatrice d’interni; lavora in un’azienda in cui tutti la stimano molto, compreso il suo capo, va d’accordo con i suoi colleghi e la sua consulenza è richiesta dai clienti più importanti.
Tra questi, un giorno, fa capolino il potente Jesse Ward (il lord del Maniero), e, come tutti i protagonisti maschili di questi best seller pseudo erotici, è ricchissimo, bellissimo, tenebrosissimo, affascinantissimo e un po’ rude (secondo la protagonista, maleducato e maniacale secondo gli altri).

Nel caso specifico Jesse si rivolge subito ad Ava molestandola. Lei, però, anziché preoccuparsi e chiamare la polizia, s’invaghisce di lui.

Da che il cuore comincia a batterle, nascono le prime paranoie: queste non riguardano la natura possessiva e problematica dell’uomo per cui ha perso la testa, ma la possibilità di non valere abbastanza per lui che, in fin dei conti, potrebbe avere tutte le donne che vuole.

Questo nonostante Jesse non neghi mai, di fronte ad Ava, di aver perso la testa per lei e di non desiderare nessuna donna all’infuori di Ava (nè di esseri mai sentito così prima): la vorrebbe sposare fin da pagina 13, non è spaventato nemmeno dall’ipotesi di creare una famiglia con lei, tanto che, tipo al secondo incontro, le nasconde la pillola contraccettiva. Lei, essendo sbadata, crederà di averla persa.

Ogni volta.
Anche lui, intuiamo avanzando nel “romanzo”, ha le sue paranoie: è più vecchio di lei (e per questo, per molto tempo, egli si rifiuta di rivelarle la sua età) ed ha paura che ciò possa spaventarla, dunque farla fuggire. A questo punto, al lettore sprovveduto, parrà che Jesse Ward abbia sessant’anni, o anche qualcuno in più… soprattutto perché la questione dell’età viene protratta sino allo sfinimento.

… In realtà ne ha poco più di trenta.
Inoltre Jesse Ward ha anche un altro segreto: posseiede un sexclub, chiamato, appunto, il Maniero. Essendo certo che ciò spaventerebbe a morte Ava, decide, saggiamente, di tacerle questo dettaglio per quasi tutto il primo libro. Anche se lei, teoricamente, avrebbe dovuto capire che Jesse fosse il proprietario di un sexclub sin da pagina uno, siccome è stata assunta per arredarne gli interni.

Quando Ava scopre che l’Hotel di lusso che credeva di dover arredare, è, in realtà, un sex club, s’incazza di brutto e lascia Jesse. Questi, dapprima, prova a giustificarsi dicendo che, appunto, avrebbe pur potuto capirlo da sé; poi, siccome a lei non pare un discorso ragionevole, si ubriaca ammerda. Ava torna presto per cercare un chiarimento, pentita d’averlo lasciato, ma lui, preso dalla sbronza la tratta malissimo facendola fuggire nuovamente.

Prima che la storia d’amore possa tornare alle solite peripezie sessuali, alle paranoie e alle manie di controllo presentate come roba-molto-romantica, sarà necessario che tutti i suoi amici (cioè, in totale due) intervengano, maltrattino l’usciere, forzino la porta e costringano Ava (che aveva deciso di non volerne sapere più niente) a salvare il povero Jesse (che comunque, viene ripetuto più volte, non è un alcolizzato nonostante si sia scolato tre bottiglie di Vodka in cinque minuti). Anche in questo caso tutti dimostrano grande acume.
Ad ogni modo è questo il momento in cui, nel primo volume, si raggiunge l’apice del climax ascendente di pathos e paranoia creatosi sin da subito.

Durante la loro storia d’amore, nel corso di tutti e tre i libri, Jesse si comporta come la consuetudine di questa pseudoletteratura vuole: piompa all’improvviso nei locali dove lei si diverte, le impedisci di prendersi una sbronza con i propri amici, avrà da ridire sull’abbigliamento ed abitudini di lei, cercherà di impedirle di lavorare e vedere altri clienti all’infuori di lui, ma, soprattutto tenterà di controllare ogni aspetto della sua vita… dal linguaggio, alle più semplici funzioni corporali umane.
Jesse arriva a livelli estremi: lava lui i denti alla sua amata, quasi lei fosse menomata ed incapace di occuparsi della sua igiene personale da sola, e altre amenità di questo genere.

La migliore amica di Ava s’innamorerà dell’amico di Jesse Ward più intraprendente, mentre la collega un po’ stupida dell’amico più serioso ed abbotonato di Jesse. Altri amici non ne hanno (salvo un collega gay – soprannominato tipogay dall’amica di Ava- che però ha un’importanza piuttosto scarsa ai fini della storia), dunque le accoppiate finiscono qua.
Naturalmente Ava, paragonata agli altri personaggi femminili, spicca in quanto unica ad avere sani principi e virtù, nonché interessi che vadano oltre l’estetica. Una santa in una mare di oche, di cui fanno parte anche le sue amiche… in particolar modo la sua collega Victoria, di cui Ava ama parlar male insieme alla sua migliore amica: un’altra Kate, che è, per antonomasia, il nome da migliore amica.

Altrettanto ovviamente si scopre, presto, che Jesse Ward ha un passato difficile. A questo vengono attribuite tutte le colpe per le manie ch’egli porta ancora in età adulta (e riversa sulla propria amata).

Le dinamica della storia intera, segue questo schema:
Libro uno: s’innamorano follemente, ma si lasciano sul finale ( in questo caso a causa del sex club).
Libro due: I due tornano assieme ed emergono tutti i lati maniacali di lui, che vengono però presto giustificati dal passato difficile
Libro tre: matrimonio, altre liti, procreazione.