POLAROID
Fermo il motore, tu ferma il momento
Un classicone di Riki, la diafora. Lui ferma il motore (si presume dell’automobile) e incita la persona al suo fianco a fermare, invece, il momento.
ma fallo davvero e non dallo schermo
La persona accanto a Riki comprende di dover fare una fotografia. Lui invece desiderebbe che questa avesse i super poteri, dunque in grado di fermare effettivamente il tempo.
spazio finito adesso ci serve
Non pervenuto
è tutto stupendo e non dura per sempre
Espresso con ancor più semplicità: un bel gioco dura poco.
Mano al volante con l’altra ti tengo
Con una mano per fortuna tiene il volante, con l’altra è meglio che nessuno di noi sappia cosa tenga Riccardo. Ad ogni modo ricordiamo che a lui piace molto tenere cose in mano, compresa sua madre.
dita e specchietti che tagliano il vento
L’automobile sta andando veloce, perciò gli specchietti tagliano il vento. Sia lui che la persona al suo fianco, o solo uno dei due, hanno il braccio (quindi anche la mano) appoggiata sul finestrino aperto, ergo, anche le dita, tagliano il vento.
rendi l’istante da impresso a reale
e non più digitale
Frammenti sfocati dispersi nel cielo
mentre parli di noi
Lei/lui parla di loro, cioè, s’immagina, del loro rapporto. Al Marcuzzo però frega niente e guarda il cielo perché ci sono dei frammenti (di non si sa cosa) sfocati dispersi.
respira, chiudi gli occhi e scatta e scatta
Continuando a sbattersene di quanto stesse dicendo tal dei tali, Riccardo Marcuzzo esclama: “È il momento di fare una fotografia. Chiudi gli occhi e Scatta”.
Riflessi infuocati filtrati dal cielo
mentre parli di noi
respira, chiudi gli occhi e scuoti
la polaroid
Utilizzando la Polaroid. Che non possiede più nessuno tranne me e Riccardo Marcuzzo.
Trattieni il futuro pensando all’adesso
Qualcosa tipo vivi il momento ma trattenendo il futuro. O forse che vivendo il momento il futuro sarà migliore.
perdona il passato e fai tutto piu’ intenso
Comunque sia è meglio non pensare al passato.
ai lati orizzonti che acquistano senso
ora è tutto perfetto
Di nuovo Riki si perde nei suoi pensieri osservando gli orizzonti e il cielo, ora sono perfetti.
Frammenti sfocati dispersi nel cielo
mentre parli di noi
respira, chiudi gli occhi e scatta e scatta
Riflessi infuocati filtrati dal cielo
mentre parli di noi
respira, chiudi gli occhi e scuoti
la polaroid
Come sopra
PERDO LE PAROLE
La corsa con te in braccio fatta per le scale
Riccardo corre spesso su e giù dalle scale tenendo qualcuno in braccia
confondere lo zucchero al posto del sale
E gli capita di confondere lo zucchero con il sale
e ridere di niente che poi ci porta a foto di noi
E insieme alla persona che tiene in braccio sulle scale, gli piace ridere per nulla e poi dirsi: dai ci facciamo una foto?
ad un selfie venuto male
Solo che i Selfie a loro due vengono male.
La pioggia allunga il cocktail fatto per restare
Riccardo Marcuzzo è contento che la pioggia gli stia annacquando il cockatil perché almeno ha una scusa per restare più a lungo, finire una bibita infinita poiché continua a pioverci dentro.
ed il tuo mondo vola e intanto il ghiaccio cade
Riki è innamorato di Sid dell’Era glaciale?
tu piano ti addormenti che poi ti porto dentro se vuoi
A Riki non importa che chi sta con lui s’addormenti perché tanto poi ci pensa lui a portarti a letto. Se vuoi.
mentre ti resto a guardare
Prima, visto che è un po’ stalker, sta fermo a guardarti dormire poi però ti porta in braccio su dalle scale e anche a letto.
Dimmi qualcosa, qualcosa che resta
Riccardo implora per ricevere parole d’amore
senza fare di più che la scena è perfetta
Non chiede nulla di che, la situazione gli piace già molto così.
se quando ti guardo è già tutto migliore
Quando la guarda il mondo gli sembra migliore
perdo le parole
E perde le parole
E prova con gli occhi a dirmi ciò che non riesci
Riki la prega ancora di dire, almeno con gli occhi, qualche frase d’amore
quando al centro sei tu con i tuoi movimenti
Che fin’ora è rimasto ammutolito a guardarla muoversi
se quando capisco che esiste l’amore
perdo le parole
Riccardo Marcuzzo perde nuovamente le parole nel rendersi conto d’essere innamorato.