MORGAN ENTRA NELLA MILIZIA ANTI AMICI E CHIAMA GLI ASSISTENTI SOCIALI
Il delirio di Morgan è cresciuto pian piano nel corso di questa giornata, sino ad arrivare all’apice con il concludersi di questa (e la vicina del Castoldi che bussa alla sua porta poiché troppo rumoroso, come un quindicenne qualsiasi).
Egli afferma oggi che effettivamente sì, dei magheggi e delle manipolazioni del Pongo s’è reso conto solo due giorni fa: a dimostrarlo vi è un’e-mail in a bottle in cui mandava il suo SOS agli amici più fidati. Morgan aveva capito l’andazzo, ma non sapeva come comportarsi.
Richiesta d’aiuto di Morgan: Qualche giorno fa ho messo a fuoco quello che stava capitando, anche se non avevo del tutto chiaro come ora che finalità aveva tutto questo, ho scritto in forma privata questa desolante forma di richiesta di aiuto ad alcuni veri amici e ora ho deciso di pubblicarla.
Noi vogliamo credere che Morgan abbia davvero inviato questa e-mail in data dieci aprile, lo vogliamo tutti. Bisogna però far presente che questa fotografia dello schermo del pc di Morgan non ha alcuna valenza, cambiare una data a posteriori e tutt’altro che difficile… se lo scopo era portare esempi concreti da sostegno alla propria tesi, quest’e-mail è poco utile.
Memento: ctrl + shft + c + prt scre con il computer puoi fare gli screenshot,caro Morgan. Di modo che non vengano mozzate le parole a fine periodo, e che il tutto sia leggibile senza ricorrere all’aiuto della lente d’ingradimento.
In seguito inarteMorganMarco Castoldi, si galvanizza dal sostegno dato dal giornalista in quest’articoletto, dove in realtà Morgan viene dipinto come il meno peggio della TV del sabato sera, non un portatore di verità nel mondo.
Sempre a supporto della sua tesi, Morgan pubblica su facebook una presunta lista di canzoni che avrebbe voluto far cantare ai ragazzi, canzoni su cui il Pongo avrebbe poi posto il veto.
La lista è stata chiaramente realizzata recentemente (ieri o oggi), è evidente dall’indice postumo.
Le prove ch’egli abbia davvero consegnato queste canzoni al Pongo, ancora una volta, non esistono. Tutto rimane un: la mia parola contro la vostra. Nessuno ha dubbi sul fatto che la produzione avrebbe sicuramente respinto questi titoli, ma essi restano l’ennesima non-prova.
Si passa poi all’annuncio dell’evento della serata: la diretta di Morgan e anche il Menù della sua cena. Morgan ha mangiato la pizza, e voi?
E finalmente arriviamo al momento topico, la diretta: il delirio assoluto del Castoldi. Il video è un continuo crescendo di follia, iperboli e melodramma.
LA VIDEO DIRETTA DI MORGAN: UNA PICCOLA PERLA D’ARTE CONTEMPORANEA
Inizialmente Morgan parla dello strego, non si sa perché ma crede sia ancora nella scuola di Amici. Recluso, prigioniero, impossibilitato ad uscire da quella scuola…(lo Strego in realtà è connesso e sta guardando la diretta di Morgan comodamente seduto da casa sua). Ad ogni modo, grazie al Castoldi, abbiamo scoperto che ad Amici esistono delle segrete con delle celle, in cui vengono rinchiusi i ragazzi eliminati. D’altronde, sempre a detta di Morgan, la vita in casetta (senza libri e senza finestre) è davvero simile a quella degli schiavi nei galeoni.
Attorno al sesto minuto parte il vittimismo di Morgan: linciaggio mediatico, impossibilità di comunicare con i componenti della sua squadra (cioè Thomas), partecipare ad Amici induce a scrivere racconti horror, “mi hanno gettato tutto l’universo contro”, etc.
Si passa alle accuse a Rudy Zerbi (reo di seguire un copione e d’istigare il pubblico a fischiare e buueggiare Morgan) e a qualche considerazione sulla trasmissione e l’emittente, sempre in positivo: “Cimitero d’idee”, “Regno del vuoto”, “Mediaset responsabile dell’abbassamento culturale del paese”– Morgan per giustificare la sua presenza (ben conoscio che tutto ciò fosse evidente già dallo scorso anno), afferma d’esserci entrato da libertario: per vedere come opera il potere e come esso attua lo sterminio d’idee.
Arriviamo al meglio: Morgan sostiene che bisognerebbe mandare degli assistenti sociali ad Amici, a controllare come vengono tratti quei ragazzi (“come nei campi di concentramento”)… Come se i ragazzi fossero davvero figli di Maria e potessero esserle tolti (e non avessero, praticamente, tutti, già compiuto la maggiore età).
Al dodicesimo minuto vi è una deriva complottara: censure; modifiche proposte da Morgan non solo ignorate, ma eseguite al contrario; ragazzi manipolati al fin di agire inversamente a quanto proposto dal loro vocal coach. Al quattordicesimo un momento belllissimo, la poesia futurista di Morgan: egli parte da una serie di vocaboli più o meno sinonimi, per terminare con dei suoni onomatopeici emessi dal pubblico per esprimere dissenso. Tutto sostenuto da un ritmo molto serrato, accompagnando la crescita di pathos ad un notevole aumento di volume vocale. Come chiosa, Morgan, si lancia in una parodia di se stesso e il pubblico, anzi: una parodia di Morgan “scaraventato oscenamente contro tutti sotto il sorriso e gli occhi agghiaccianti della padrona di casa”.
Siamo a minuto ventuno, il Castoldi finalmente ricorda lo scopo di una diretta social: interagire col proprio pubblico. S’imbarca nell’impresa di leggere qualche commento ma non ci riesce. Fisicamente. Non ci vede. Risponde a caso ribadendo le stesse cose dette prima, ed aggiunge che lo scorso anno fosse tutto molto meglio. Azzarda che il trattamento di favore riservatogli durante Amici 15 fosse un trucco per abbindolarlo ed utilizzarlo poi come fenomeno da baraccone l’anno successivo.
Quest’ultima ipotesi, elucubrata dallo stesso Morgan senza troppa convinzione, risulta la cosa più sensata e verosimile pronunciata fino a questo momento.
Morgan ci giura anche d’aver scritto un SMS a Maria de Filippi, chiedendole come mai avesse voluto rovinare tutto, quando avrebbe potuto divertirsi anche lei . Io questo sms lo vorrei davvero vedere, chissà se c’è scritto davvero semplicemente, così:
Ma Maria perché hai rovinato tutto?
Prima di salutarci il Castoldi ci ricorda d’essere un gran conoscitore di musica pop, e infatti ad XF ha vinto più volte proprio per questo. Per finire Morgan (ridotto a carcassa da Mery) suona il piano disturbando la dirimpettaia, costretta a bussare alla sua porta per ottenere un po’ di quiete (ormai abbiamo raggiunto mezza notte): sintomatico di quando poco freghi al resto del mondo di questo gomblodddooh e dei magheggi del Pongo.