Essere un hater ai tempi dei Talent
Gli haters, sostanzialmente, sono dei fanatici al contrario.
Essi dimostrano la stessa veemenza, il medesimo accanimento e lo scarso senso critico dei fanatici, però agiscono in negativo. Gli haters non si limitano a disprezzare qualcuno, criticarlo di tanto in tanto, a discutere rendendo note anche le opinioni negative. No, essi amano palesare il loro odio nei confronti di X o Y, quotidianamente, costantemente.
L’hater medio non ha nulla da fare, proprio come il fanatico, dunque passa le sue giornate nell’internet a vomitare livore. Le sue critiche saranno veementi e colme di rancore, parrà quasi che il personaggio famoso gli abbia assassinato l’intera famiglia.
Insomma, all’hater non basterà dire che Mike Bird è stonato, che Alessandra Amoroso urla e che gli inediti di Chiara Galiazzo sono un peggiore dell’altro, anche perché, l’hater, non arriva a riflessioni di tanto spessore. I commenti degli haters assomiglieranno più a: “Devi solo morire troxa”, “Vaffancuxo impiccati” etc…
Infatti l’hater medio, normalmente, è hater in quanto fan del rivale della persona da lui odiata.
Insomma, le fans di Alessandra Amoroso sono spesso haters ufficiali di Emma Marrone. E viceversa.
Gli haters sono effettivamente fastidiosi, spesso si riuniscono anch’essi in dei club (i fan club del rivale) dove comunicano e si fomentano a vicenda. Non di rado questi organizzano shitstorm (invasione di social altrui al fin di riempirlo d’insulti), nei confronti dell’ uno o l’altro personaggio da loro mal sopportato.
Le conversazioni tra fanatici e haters risultano spesso sterilissime e surreali:
Fanatico: X ti amo sei il mio mito
Haters: X deve morire
Fanatico: devi morire tu Hater
Hater: X è una zoccola
Fanatico: sei tu una zoccola
(…)
Queste discussioni si protaggono sino all’intervento di un moderatore/noia dello stesso hater (che di norma cede prima del fanatico).
L’esistenza degli haters nel mondo dei fans, ha permesso ai fanatici di etichettare con quest’appellativo chiunque muova una critica al loro idolo. Se una persona normale dovesse intervenire per far sapere che X, è anche simpatico, però interpreta male, il fanatico farà rientrare nel calderone degli haters anche la persona normale, e risponderà qualche cosa come:
“Non capisco perché vieni qua a dire che non ti piace se non ti piace non ascoltarlo e basta”.
(Caposaldo dell’ideologia fanatica, i quali, infatti, per la medesima ragione, non amano nemmeno informarsi o guardare il telegiornale. Vedasi voce fanatici).
Essere un hater non è facile, perché non si può essere felici e contenti mai.
Non si può trovare bella una canzone di X manco per scherzo, manco per sbaglio, nemmeno da sbronzi. Non se ne ha diritto. Ed è difficile ricordare tutti gli odiati, riconoserne le voci in radio, e non canticchiare mai i tormentoni estivi.
Inoltre richiede uno sforzo ed impegno quotidiano, proprio come richiede l’essere un fanatico, si tratta, a tutti gli effetti, di un’occupazione a tempo pieno. Nel caso dell’hater, questa è senza gloria: non si verrà ricompensati mai da un saluto da parte del proprio mito, nemmeno uno globale, destinato a tutto il club (“un abbraccio all’armata” “vi voglio bene bestie”,…).
Principalmente, gli haters si suddividono in tre macro categorie:
Hater fan: Colui che odia il rivale del suo preferito ed è hater in quanto teme l’altro rubi il posto al prediletto (in termini di vendite, ospitate nei programmi televisivi, Sanremo, etc). È il più accanito poiché il suo odio tangibile è fondato su basi concrete: il fanatismo per un’altra persona.
Hater per passione: Personaggio con acuto bisogno di sfogare la propria frustrazione nel web, augura la morte a chiunque indiscriminatamente. Detesta a morte qualsiasi personaggio famoso un po’ per invidia un po’ perché non sa che altro fare nella vita. Indagando a fondo, solitamente, gli haters di questo tipo sono diventati tali dopo aver dovuto sopportare un/a fidanzato/a fanatico/a.
Hater troll: L‘hater troll è colui che si diverte a rompere le palle ai fandom di vario genere solo per sfizio e per un senso dello humor davvero nero. Puntualmente capiterà nei covi di fanatici ad insultarne il beniamino, senza mai portare un dato oggettivo per cui valga la pena averla a morte con esso. L’hater troll, al contrario degli altri due, facendo derivare il suo divertimento dal proprio odio, è instancabile. I fanatici non riusciranno a lasciar perdere ed ignorarlo. I fanatici si troveranno costretti ad alimentare a dismisura quello che, in gergo, è chiamato flame.
Gli haters sono completamente inutili. Senza senso critico, sono solo capaci a buttare fango sugli altri. Ogni tanto guardo i tweet su Amici e la maggior parte sono degli haters che criticano una volta Federica, tre Mike, dieci Riccardo e così via (parlo di questa edizione di Amici ma ci sono tutti gli anni).
È normale avere delle preferenze o scherzare su alcuni concorrenti ma io parlo di vero e proprio accanimento nei confronti di questi ragazzi che (bene o male) stanno cercando di realizzare il loro sogno.
Anche io ho i miei preferiti e non mi piacciono molto gli altri ma non per questo li riempio di insulti.
È così difficile seguire il proprio cantante/ballerino preferito senza criticare gli altri?
Che poi, sono la prima a dire che le critiche costruttive sono utili e ben accette, ma qua si tratta di vere e proprie offese.
Ho letto (e commentato) anche l’altro articolo sui fanatici e devo dire che hai descritto perfettamente entrambi.
Ma la vera domanda è: chi, tra l’hater e il fanatico, è il peggiore?
Dal mio punto di vista sono ridicoli entrambi. Sono dell’idea che accanirsi nel confronti di un cantante sia sbagliato (sia come fan che come hater). Io ho sempre seguito la musica senza idolatrare ciecamente questo o quello ma anche senza schifare altri cantanti. Magari uno puo’ non piacermi, ma se fa una bella canzone la ascolto volentieri.
Trovo stupido e infantile essere sia fantatici che haters ma, ahimè, entrambi sono sempre esistiti (più o meno) e saranno sempre più presenti (anzi pressanti).
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Ricordo bene i tuoi commenti sui fanatici, grazie per aver commentato ancora.
Sì ho una passione antropologica per i gruppi di disagiati sociali, soprattutto quelli dell’internet… li osservo, si muovono in gruppo seguono comportamenti sterotipati, sono dei gruppi sociali a tutti gli effetti. È a suo modo interessante, e anche sintomo di una società depravata in cui siamo così incazzati ma non sappiamo manco perché, e si finisce a sfogare il tutto guardando Amici (che è a leggersi è assurdo, però è quanto succede).
Le fanatiche, che come dicevamo di là, spesso sono anche giovani, in un qualche modo le posso anche capire (sebbene alla loro età fossi molto diversa e lontana da ogni tipo di fanatismo), in un modo malsano ma comunque usano le loro energie per sostenere qualcuno (fino allo stremo, spesso facendogli del male senza volerlo, ma non ne sono consapevoli)… gli haters li capisco molto meno invece: ma chi te lo fa fare di provare tutta questa rabbia, tutto questo odio, per i programmi di Maria de Filippi?
E poi, appunto, creano questa cosa che qualsiasi critica viene presa come “commento di un haters”, hanno fatto tabula rasa: non è più possibile discutere in maniera costruttiva su qualcuno o qualcosa.
Tra l’altro è un meccanismo che creano prevalentemente i talent, perché quando ti piace la canzone di una persona qualsiasi non hai modo di sapere come il tale si comporti nella vita, è difficile essere un vero fanatico/haters di, non so, un De Gregori, che non lascia trapelare nulla del suo privato. Al limite puoi esserlo delle sue canzoni, che avrebbe comunque più senso… invece questi lo sono proprio della persona/personaggio.
(Infatti l’argomentazione: “Continuo ad amare tale anche se le sue canzoni sono bruttissime perché sono fiducioso che ne farà di belle in futuro” è molto comune).
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Io rimango dell’idea che si puo’ essere fan di qualcuno senza diventarne ossessionati. E allo stesso modo si puo’ esprimere opinioni negative su altri cantanti senza cadere nel vortice degli insulti facili. Per fortuna esistono ancora persone che hanno il buon senso di non risultare patetiche esaltando (o affossando) il teen idol di turno.
Mi fa piacere leggere i vostri articoli. Anche se con un pizzico di ironia, state descrivendo tante piccole realtà.
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Sì le persone normali ci riescono, ma loro non sono normali 😀
Comunque sui social esiste quella cosa anti democratica chiamata togli voce / blocca, che uso volentieri, sennò avrei i miei haters anche io 😀 (che sono una persona sola, per ora, anche se prolifica )
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