Vorrei premettere che lo speciale Gemma e Giorgio è stata una grande bufala ideata da quel genio di Maria De Filippi in persona, la quale voleva semplicemente trovare nuovi escamotage per monopolizzare lo share della prima serata del venerdì.
Fra qualche anno le scelte di Uomini e Donne ce le beccheremo tutte al venerdì sera.
Dopo un pomeriggio passato a fremere aspettando il puntatone, essersi sorbiti striscia -e dunque di nuovo qualsiasi programma della DeFilippi che oramai stan fissi nella classifica dei nuovi mostri – ecco che finalmente ha inizio la puntata.
Lo specialone, Gemma e Giorgio. Non vedo l’ora.
Parte una voce narrante, tipo disegno animato Walt Disney, ci racconta chi è Gemma Galgani. Anche la musica in sottofondo è, teoricamente, fiabesca.
Gemma ci spiega perché ha voluto scrivere questa lettera: il motivo è avere finalmente qualche minuto di celebrità in prima serata, che a dominare gli ascolti della fascia pomeridiana s’è fatta l’abitudine, ma comunque l’ha scritta con il cuore…
Questa lettera è proprio speciale, talmente preziosa che va custodita in cassaforte, sia mai che un ladro la voglio rubare.
Che bella scena:
Ladro1:“Ehi fa in fretta, cerca i gioielli”
L2:“sì sì quelli li ho già trovati, sto cercando la lettera che Gemma a scritto a Giorgio”.
Ricapitolando siamo al punto che Gemma ha scritto una lettera per il gabbiano che le ha rubato il cuore…e la leggerà proprio sta sera, proprio fra poco, proprio direttamente a Giorgio Manetti, il quale dovrà decidere se rifiutare Gemma Galgani (dunque tornare a settembre e rifrantumarci le palle con la stessa storia, lo stesso tira e molla e le stesse manipolazioni mentali); oppure mettere fine alla pagliacciata ed uscire con lei una volta per tutte ( poi se va, va… se non va, non va… comunque mettiamo un punto a quest’interminabile esperienza che è stata Uomini e Donne).
Uno a questo punto spera che la voce narrante smetta di parlare e che venga inquadrato lo studio con Maria, Gianni, Tina, le sedie rosse, Gemma, magari Giorgio no – non ancora, lo facciamo entrare dopo – però, ecco.. Che cominci ’sta cosa della lettera e magari che parta un bel litigio.
E INVECE NO! CI CUCCHIAMO IL RIASSUNTONE DELLA GEM AND GEORGE STORY!
(gem and george suona come il nome di un brand).
LA STORIA DI GEMMA GALGANI E IL SUO AMORE PER GIORGIO MANETTI FINO A QUI:
Il riassunto della loro storia (che è iniziata la notte dei tempi) da quasi l’impressione che la storia fra Gemma e Giorgio sia stata interessante, o divertente…
Chi ha seguito Uomini e Donne sa che non è così. Sa che metà delle puntate erano d’un tedio allucinante. E che tutto questo trash che abbiam visto concentrato in poche ore sta sera è stato sparso, lungo due edizioni, in mezzo a un sacco di discorsi noiosi di cui nessuno ha capito niente (e durante i quali Tina Cipollari dormiva, senza nemmeno sclerare un pochino ) .
Comunque riviviamo tutti i momenti più imbarazzanti uno ad uno:
Il loro primo incontro in studio, e lei che già aveva perso la testa
Il furto del pigiama
Altre tendenze stalker di Gemma
I primi scleri
La metamorfosi in Gems e George
L’accettazione della poligamia
Di nuovo scleri
La puntata in cui Giorgio dopo essersi fatto una canna, preso dalle fame chimica si divora un panino e da un Bacio alla carota a Gemma
Il fatidico 4 settembre
…
Il tutto inframezzato dalle lettere di Gemma alla redazione contenti i suoi sfoghi. Lettere bellissime in cui si rivolge sempre a tutta la redazione in generale, non all’autore che l’ha in carico in particolare. (Cara redazione, Gentile redazione, …) Ho pensato che probabilmente il caso di Gemma fosse talmente pesante che l’incaricato abbia dimissionato, così la redazione intera s’è trovata a doversela prendere a carico.
A rivedere così, tutto d’un botto, è subito chiaro che Gemma non stia bene con la testa.
Ha dei seri problemi, era una vita che si voleva innamorare ma forse era meglio se non le succedeva.
Una ragazzina persa ed illusa, completamente dipendente dalla persona amata (e in questo caso oserei dire dalla sua virilità).
Giorgio Manetti la tratta come una schiava e lei in cambio gli cucina dei dolcetti.
Lui le dice che non la ama, non è i n n a m o r a t o (proprio facendo lo spelling, che lei è dura di comprendonio) e lei risponde: “Ok per me è come se fossimo fidanzati”.
Lei rinsavisce due secondi, sclera, la redazione la riprende, poi si pente e prega anche in ostrogoto perché non mostrino a lui la crisi isterica – che c’è il rischio che poi non la voglia più.
Lui continua a dirle che per lui è solo sesso, Gemma Galgani si convince che lui non sia in grado di ammettere che la ama
Lui la invita al suo compleanno, lei è al settimo cielo, Giorgio la presenta come un’amica qualsiasi e non la fidanzata.
Lui le spiega che se gliene fregasse qualcosa di lei, anche poco poco, già le avrebbe chiesto di sposarlo o quantomeno convivere… siccome non è così per ora preferisce uscire con i suoi amici, lei di nuovo non capisce e gli scrive una lettera.
Secondo lui l’unico periodo in cui le cose van bene, e non si lamenta di Gemma, è il periodo in cui i due si trasformano in Gems e George, per cambiare le cose, riniziare da zero, scrivere una nuova storia, voltare la pagina, fare di tutta l’erba un fascio e non andare con lo zoppo… Cioè il periodo in cui Gems decide di accettare che lui sia poligamo ed esca con le altre. Promette che nonostante le i non voglia questo lo guarderà in silenzio, pur di non perderlo.
Pur di non perderlo! Giorgio! Infinita tristezza!
Le cose precipitano drasticamente dopo il 4 settembre ( una data da non dimenticare) quando lei decide di ritornare Gemma, la rompicazzo monogama di sempre.
Secondo lui questo è un affronto enorme, insopportabile, un fulmine al ciel sereno, andava tutto bene e lei deve fargliele cascare così, in malo modo, davanti a Mavì, Tina e tutti quanti.
Gemma si giustifica, la cuccia, il divano, l’ha fatta dormire col cane, è colpa di Tina…
Lui non sopporta chi getta fango su di lui e non ne vuole sapere, esce con le altre e Gemma resta col suo cuore spezzato che decide di regalargli.
C’è di nuovo il compleanno di Giorgio, per Gemma è un momento tristissimo… e per il pubblico anche, perché ricorda loro che è già un anno che si sorbiscono la storia di questi. Tina e Gianni Sperti sono invitati al compleanno di Giorgio e se la spassano alla grande, per Gemma è un affronto durissimo siccome i due la sfottono sempre – soprattutto Tina che la vede come uno scorfano – .
A questo punto ci siamo quasi, la lettura della lettera aleggia, capiamo che sta davvero per succedere e la suspense aumenta.
LA LETTERA DI GEMMA:
Vediamo di nuovo Gemma, tutt’agghindata, dire che a volte si mette il pigiama di Giorgio.. ce l’ha sempre con lei e non lo restituirà mai. Proprio non riesce a rendersi conto che sia un po’ folle rubare i pigiami alla gente. Giustifica ancora il suo George: secondo lei non è che lui non l’amasse, è che ha paura d’amare e d’essere amato. E comunque la gente, e Tina, e anche la gente, ma soprattutto Tina, dovrebbero smettere di prenderla in giro e parlare della sua storia che questa storia ha un nome, insomma. Un tram chiamato Gemma e Giorgio.
Io vorrei dire questa cosa: secondo me Giorgio è proprio un po’ un coglione, un eterno adolescente, ma una appiccicosa e pedante come Gemma farebbe scappare anche il più paziente degli uomini.
Va beh torniamo alle cose importanti. Gemma è là, ansia a palla, busta in mano. Par quasi debba passare l’ultimo step per entrare nell’élite di una setta, e che la lettera contenga informazioni privatissime, di quelle che non vorresti mai che qualcuno scopra sul tuo conto… E invece deve solo incontrare Giorgio.
Le 23e 30 e finalmente viene inquadrato lo studio, due sedie, buio, un telo.
Un telo? Che è? C’è posta per te? Marì hai sbagliato!
Ah no, è Gemma che ha richiesto espressamente una zanzariera fra lei e Giorgio… Una zanzariera di modo che lei non debba “sentire il suo odore”. Le note zanzariere sniff snuff – acchiappa odori
Gemma parte a leggere, non è davvero una lettera ma il suo diario personale di cui non si capisce niente (al solito quando parla o scrive Gemma), dice cose a caso sulle telefonate, le emozioni, le sensazioni, le luci, illusioni sue personali, …
Giorgio intanto s’è addormentato, si risveglia di colpo all’udire un singhiozzo di Gemma e si maledice per non aver mandato la controfigura.
Anche io m’ero assopita e mi risveglio con lui, mentre lei recita quelli che paiono gli ultimi versi: “mi mancherai come il mare e tutto ciò che ho di più caro”… Va beh, sempre meglio del “Far l’amore / raccoglier le more” schiaffato poco dopo da George.
Attento Giorgino che se ti sente Kekkokontrek – dei Modà – te la ruba e ci fa il prossimo tormentone estivo, solo con quei due versi ripetuti in loop.
Gemma ha un attacco d’ulcera e una crisi di panico, esce dallo studio, piange ancora, rientra e smette di leggere per partire a ruota libera.
Avete capito bene, tre ore di riassunto in nome della lettera, e poi lei smette di leggere per partire a ruota libera perché lei è troppo commossa per poter continuare.
Alla fine del monologo salta fuori che nel libro ci son delle pagine bianche, ed è Giorgio a dover scrivere, o non scrivere, il finale di questa storia.
Per un attimo leggo il panico negli occhi di lui, ma son certa che se la caverà con un discorsetto qualsiasi per rabbonirla e mandarla a cagare allo stesso tempo.
Vi è poi un momento esilarante in cui Gemma, gemendo, torna in studio e prende il diario per vedere che c’ha scritto lui, fra mille sussulti lo sfoglia, non trova nulla, lo sfoglia più velocemente e nervosamente, ma di nuovo non trova nulla… e la redazione aspetta che lei sia al tracollo prima di far partire il video messaggio che le assesterà il colpo finale.
Giorgio premette d’essere contento d’aver finalmente ascoltato il contenuto della lettera, e che tenere una lettera in cassaforte abbia poco senso, così come scrivere delle lettere su di un diario e fare scenette trash in cui l’altro deve risponderti scrivendo, e dunque non lo farà.
Ribadisce di quanto ci sia rimasto male quel giorno (ilquattrosettembre) in cui dalla bocca della sua Gem, uscirono parole della vecchia Gemma .
E poi tutto il fango che lei gli ha gettato addosso, per lui non è proprio concepibile, se questo è amore dategli un kalashnikov.
E soprattutto non è tipo da tornare sui suoi passi… ma comunque quando vede Gemma gli tira ancora, per cui se lei volesse essere la sua zocc… mettersi la minigonna un po’ più spesso, e per il resto del tempo non parlare, non farsi sentire, non pretendere cose da lui, a lui andrebbe anche bene.
La risposta di Gemma non la sentiamo, vediamo solo le sue lacrime, sembrerebbe logico che lei lo mandi a quel paese ma trattandosi di Gemma chi lo sa.
Arrivederci e ci vediamo a settembre con il sequel: Gemma e Giorgio, amici di letto.
fonte immagini: mediaset.it
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